venerdì 15 novembre 2013

CAPELLICUS! CAPELLICUS RIBELLUS! #2


n.d.r. Scusate le foto messe puramente a caso, sto combattendo con il dannato layout (e lui vince, no giusto per informarvi).

Capellicus Ribellus fase due: Impacchi et impaccuccoli (Hennè in fondo!)


Non si fosse capito, oggi, su Capellicus Ribellus #2, parliamo di impacchi!
Che poi ra scriverò tante di quelle cose che tutti, e dico tutti, sanno, che leggere questo post sarà completamente inutile.
Bene, dicevo, parliamo di impacchi: volendo essere sincera, non è che io sia chissà quale grande esperta, e neanche posso vantarmi di conoscere grandi ricette, anzi.
Quello che faccio di solito, almeno una volta al mese, anche una a settimana se i miei capelli sono troppo stressati, è spiattellarmi in testa una buona quantità di olio (di solito una dose equivale a 25 ml di olio di mandorle, 25 ml di olio di cocco, e due pushate -su, che avete capito che intendo- della pompetta del mio olio di karitè, che fra tutti è di sicuro il più olioso), a cui mescolo tre cucchiaini di miele tiepido, in modo che non impieghi settemilatrliardi di giorni a sciogliersi (vedete quella boccetta tutta zozza con poco liquido ambrato, che ho semi tantato di anscondere dietro all'olio di karitè? Ecco, quello è il miele che rubo in dispensa).
Lascio tutto in posa su capelli bagnati per .. bho, a volte venti minuti, a volte una, a volte dure ore, dipende molto da quello che sto facendo, e poi lavo via tutto con lo shampoo, etc etc.
In questo modo evito che i capelli siano eccessivamente aggrediti dallo shampoo durante il lavaggio, perchè dovete sapere che i miei sono fini, sminchi e pure permalosi, e si danneggiano con una facilità che fa impressione; e inoltre li nutro a dovere, nel vano tentativo di inspessirli, cosa che madre natura mi vieta categoricamente, ma vabbè.





Il vero, unico impacco che faccio (ed è quello delle grandi occasioni, il che si traduce con un “lo faccio una volta all'anno”) consiste in:
1 banana
3 cucchiai di olio di cocco
2 cucchiaini di olio di mandorle
½ vasetto di yogurt bianco di una marca a caso (biologico sarebbe meglio, ma anche dell'Activia (?) va bene)
1 uovo.
(a volte ci aggiungo un cucchiaio di hennè in polvere neutro, di cui non so neanche la marca, ma spesso me lo dimentico!)

Spatafascio la banana (AKA, faccio una purea di banana con la forchetta, dopo averla frullata, per poi passarla in un colino finchè non ci sono grumi, che toglierli poi è una rottura di scatole di raro genere), poi ci aggiungo lo yogurt e la ri-spatafascio, perchè non è mai abbastanza per avere una
texture (non sembro profescional se uso 'sti termini?) sufficientemente fluida, ci aggiungo l'uovo, e gli oli, mescolo bene, e applico su capelli asciutti.
Non so dirvi quali siano i principi attivi, so che nell'uovo c'è la lecitina in alta concentrazione, ma oltre a questo sono di una ignUranz totale. Però siccome i capelli non mi sono caduti, non mi sembra male dirvelo.
Inoltre, quando faccio questi impacchini carini carucci, faccio il risciacquo acido, che consiste nel fare l'ultimo risciacquo con una soluzione di ¼ aceto + ¾ acqua 8non vi rimane l'odore di aceto nei capelli, tranquille!).






















In ultimo vi parlo dell'hennè, anche se penso che tutte lo conosciate e che quindi tutto quello che dirò risulterà banale et inutile.
Ho iniziato ad utilizzare l'hennè alla giovine età d 13 anni, quando da bionda per capriccio volli farmi rossa e mia madre, povera crista, fu costretta a svelarmi i segreti dell'hennè per far si che io non distruggessi la mia giovine capoccia a furia di tinte chimiche.
E grazie a Dio aggiungerei, perchè rossa stavo proprio male.
Comunque, fu dunque in tenera età che mi avvicinai al mondo magico dell'hennè, e da allora non l'ho più abbandonato.
La prima volta, lo feci dal parrucchiere, e non so che schifezze ci mise, ma fu un mezzo disastro. Escludendo il fatto che era davvero troppo rosso, sospetto che mi abbia profilato una tintura chimica al posto dell'hennè, perchè i capelli erano stoppa, paglia, insomma, uno Cchifo. Infatti fui costretta a tagliarli cortissimi appena un mese dopo il cabiamento di colore, e sembravo un pulcino bagnato.
(Poi il parrucchiere l'ho cambiato.)
Per qualche mese non volli sentir nominare l'hennè neanche per sbaglio, ma una mia saggia amica, visitate delle splendide regioni turche, se ne tornò in patria portandomi questa mega confezione di hennè in polvere, di colore neutro.
E che fai, lo butti?
Ovviamente no. Ho iniziato ad usarlo allora, e vi dico solo che la confezione è talmente grande che a distanza di cinque anni, quasi sei, ce n'è ancora una metà abbondante.

Poi, nell'ultimo anno, stufa di avere sempre il solito castano biondiccio non meglio definito, ho deciso di cambiare hennè, e leggendo tante belle cose ho preso quello di lush, nella colorazione “caffè caffè”.
Ecco, il cambiamento del colore non è stato sconvolgente, avevo una base abbastanza scura di mio, quindi i capelli si sono scaldati e scuriti un po', ma non tantissimo. In compenso, mi sembra che questo hennè funzioni.. meglio? Si, meglio dell'altro: una volta rimosso (io lo tengo su dalle tre ore in su), i capelli sembrano più forti, più lucidi, più FAIGHI.
Sarà un effetto placebo? Non credo, perchè l'hanno notato un po' di persone, addirittura un paio di maschi se ne sono accorti.
..intendo, maschi, capite? Di quelli che se al posto del mascara ti appiccichi delle piume sulle ciglia manco se n'accorgono.
Quindi riservo a lui tanti altri bacini, e continuerò a ricomprarlo, forse cambiando colorazione! (o forse no, non so).

Avete provato l'hennè di lush? Conoscete impacchi da poter spacciare e condividere? Vi è chiaro il termine spatafasciare?


G.

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